Perché WordPress

Nella mia esperienza ho usato tanti CMS ed LMS: cominciando da PostNuke, MDPro, Joomla, WordPress, E107, Drupal tra i CMS e Moodle, Claroline, Docebo tra i LMS; poi man mano, vista la difficoltà di seguire tanti sviluppi che si facevano sempre più numerosi, mi sono orientato su Drupal per siti con grandi quantità di contenuti, su WordPress per siti vetrina con contenuti più limitati e su Moodle per l’elearning.

Dopo la fine dell’esperienza scolastica non ho seguito più l’elearning, visto anche il successo delle piattaforme on line di Google, su cui ormai tutte le scuole si orientano; per i CMS ho cominciato ad utilizzare sempre più WordPress, avendo a che fare con siti di contenuti limitati e di carattere informativo. Mi rendo conto che ho lasciato un grande CMS come Drupal, struttura potente e framework molto aperto e versatile, con possibilità di notevole personalizzazione (anche troppa). L’uso di Drupal mi ha dato tante soddisfazioni. Ma la scelta editoriale di Drupal 8 di creare un prodotto molto più sofisticato dei precedenti, un po’ elefantiaco, e la interazione con il gruppo di progetto troppo tarata su ingegneri informatici, mi hanno fatto avvicinare sempre di più a WordPress. Inoltre la versione 7 di Drupal che doveva rimanere per gli utenti con minori esigenze non è mai decollata.

WordPress: da semplice blog a CMS

WordPress è un CMS nato come blog ma che si è allargato fino a poter gestire le maggiori esigenze di un servizio web. I suoi punti di forza sono il tema framework, pensato quasi venti anni fa ma ancora perfettamente performante, il codice veramente open che consente a tutti di creare temi personalizzati e la comunità ampia e disponibile che mette a disposizione soluzioni e tantissimi plugin e temi. E’ vero che i migliori temi e i plugin specifici sono diventati sempre più spesso a pagamento, o, per lo meno, free con alcune funzionalità e a pagamento con tutte. Ma questo riguarda usi specifici perché la versione base consente comunque molte possibilità.

WordPress vs Drupal

Che cosa mi manca in WordPress rispetto a Drupal? Sicuramente i due moduli che gli hanno dato il successo, CCK e Views, la possibilità di creare tipi di testo personalizzati e il modulo taxonomy. Il primo, CCK, ha in WordPress un corrispettivo anche molto valido, Advanced Custom Fields; il secondo ha corrispettivi come Query-Wrangler (assolutamente limitato e non paragonabile ), Pods e, a pagamento, Toolset (coprono varie personalizzazioni, compresi field, tipi di testo, categorie) ma stiamo ancora lontani da Drupal. Per i tipi di testo e le tassonomie un corrispettivo che uso è Custom post type ui. In realtà le tassonomie in Drupal sono entità simili ai tipi di testo, molto più versatili. Sarebbe utile integrare nel core di WordPress alcune di queste possibilità.

Ma questi sono discorsi che può fare solo chi, abituato a Drupal, si sente un po’ limitato con WordPress. Gli amanti di WordPress ragionano in modo diverso e guardano soprattutto alla grafica accattivante, agli effetti speciali delle animazioni e alle interazioni social. Anche il gruppo di progetto di WordPress non è orientato a competere con Drupal e infatti è affascinato dai page builder e dai suoi effetti grafici accattivanti: sta cercando di integrarne uno nel core, precisamente Gutenberg.

Dunque Drupal e WordPress, al di la delle diversità del progetto software, non sono competitori sullo stesso bacino di utenza e non sono prodotti equiparabili. Sono destinati ad usi diversi per contenuti, per le modalità con cui intende catturare l’attenzione dei visitatori, per la loro storia e per il modo di presentare le informazioni. Drupal è insuperabile nella strutturazione e nella ricerca dei contenuti, anche di grandi quantità e complessità di contenuti; appare più spartano e meno accattivante nella forma grafica. WordPress è più immediato e accattivante nella grafica e negli effetti speciali ed è decisamente più efficace nella comunicazione, si rivolge ad un pubblico più dinamico e più attento alle forme ed è anche valido nella informazione e comunicazione monotematica.

Il futuro con WordPress

Voglio concludere commentando una famosa battuta sulla differenza tra Drupal e WordPress. Si dice che con WordPress dopo un quarto d’ora dalla installazione si può cominciare a scrivere post e a comunicare il nostro pensiero mentre con Drupal si può passare una vita intera a studiare come funziona senza mai arrivare a scrivere un articolo, cioè comunicare. Al di là della battuta semplicistica resta una sostanziale differenza tra i due CMS e riguarda la curva di apprendimento: decisamente semplice ed immediata per WordPress, lunga e complessa per Drupal. Facendo il discorso da un altro punto di vista diciamo che Drupal fornisce strumenti più elementari da assemblare ed utilizzare mentre in WordPress sono più preordinati all’utilizzo e questo comporta un apprendimento più semplice ed intuitivo dello strumento CMS. Se lo scopo del CMS è comunicare allora focalizziamoci sui contenuti e limitiamo al minimo i tempi di impostazione: questo è l’orientamento di WordPress.

Bisogna evitare comunque conclusioni affrettate: WordPress non è un piccolo strumento dagli effetti grafici speciali per una comunicazione dinamica e accattivante in cui conta più la forma che la sostanza, come Drupal non è solo per enciclopedie e ricerche di archivio. In realtà WordPress, nato come semplice blog di scrittura creativa sta mostrando tutta la lungimiranza della sua progettazione iniziale ed è in grado di gestire siti istituzionali, organi di stampa, ecommerce, social. Non a caso molti siti blasonati stanno passando a WordPress e il CMS, inizialmente creato da Matt Mullenweg, sta prendendo molte quote di mercato, decisamente più degli altri concorrenti.